Bompiani è una casa editrice italiana fondata da Valentino Bompiani nel 1929 a Milano, attualmente appartenente al Gruppo Giunti. Negli anni'30 Bompiani trova le prime alleanze che daranno identità alla propria casa editrice.
Vi collaborano Cesare Zavattini, Antonio Banfi (poi, al suo posto, Enzo Paci e infine Umberto Eco, che dagli anni cinquanta dirige collane di studi e vi pubblica fedelmente i propri scritti), quindi Elio Vittorini (che vi pubblica anche i propri scritti), e dagli anni settanta Antonio Porta, poi Mario Andreose, Elisabetta Sgarbi (sorella del critico d'arte Vittorio) e Giovanni Reale.
Nel 1990 avviene la fusione con il gruppo RCS, al quale appartengono anche la Sansoni, la Rizzoli, La Nuova Italia, la Marsilio Editori. Nell'ottobre 2015 la Arnoldo Mondadori Editore del gruppo Fininvest
acquisisce RCS LIBRI, compresa la Bompiani. Elisabetta Sgarbi, responsabile della casa editrice, si dimette dopo aver provato a comprare il marchio Bompiani, fondando poi una nuova casa editrice, La nave di Teseo; la seguono alcuni autori storici del catalogo Bompiani, tra i quali Umberto Eco.
Nel settembre 2016, Bompiani viene acquisita da Giunti.
Jakub Frank è un giovane ebreo di origini oscure che da un villaggio polacco parte alla volta di un mondo che vuole cambiare. Il mondo sta già cambiando, in verità: siamo alla metà del Settecento e nuove idee sconcertanti e attraenti guadagnano t
Questo breve racconto sul pittore Niggle è un piccolo gioiello dalla grande ricchezza simbolica. Non ci sono stregoni, draghi o hobbit ma è stato scritto nel 1945, in contemporanea alla stesura del "Signore degli anelli". Narra la cura e
Pochi possono vantarsi di sapere cosa stanno facendo della propria vita, a maggior ragione se si tratta di studenti freschi di laurea. Quando siete felici fateci caso raccoglie i discorsi ai laureandi tenuti da Kurt Vonnegut tra la fine degli anni se
“Persa si dice la cera che lo scultore modella fra due blocchi di terra refrattaria e che, esposta al fuoco, si scioglie lasciando di sé soltanto un’impronta vuota.” Allo stesso modo effimeri articoli di giornale possono acquisire una solidit