Palla avvelenata. Le inchieste di Nero Wolfe

Introduzione di Pietro Colaprico. New York, estate del 1952. La giovane Priscilla Eads, erede designata di una rinomata società tessile, si presenta una sera nella casa di Nero Wolfe chiedendo ad Archie Goodwin di potere trascorrere lì la notte, per vaghe e imprecisate ragioni. Wolfe, incallito misogino che non tollera la presenza di donne in casa e, in generale, di estranei che non siano il suo braccio destro Goodwin e il suo fidato cuoco Fritz Brenner, mette alla porta la sgradita ospite. Di lì a poco, nel corso della notte, gli eventi precipitano. Viene dapprima uccisa per strada la cameriera della ragazza alla quale vengono sottratte le chiavi dell’appartamento dell’ereditiera, poi, in capo a qualche ora, Priscilla Eads viene trovata morta tra le mura di casa sua. L’indomani, Wolfe mostra assoluto disinteresse per un caso su cui nessun danaroso cliente chiede di indagare. Archie, tuttavia, si sente responsabile per l’accaduto e decide di dare avvio all’inchiesta per conto proprio. La prima mossa del braccio destro di Nero Wolfe è irrompere a sorpresa in una riunione dei soci della società tessile che l’avvenente e sfortunata Priscilla avrebbe dovuto ereditare.