All’inizio del Novecento, Robert Hawthorn Kitson, giovane “pazzo inglese”, secondo più di un abitante di Taormina, volendo vivere dove non c’era “niente se non maiali e contadini”, costruì sulla collina della celebrata località siciliana una delle case più belle della Sicilia. Una casa con un giardino che arrivava quasi alla Madonna della Rocca, e dalla cui terrazza si poteva scorgere in basso la città coi suoi tetti rossi; sotto, il mare e la stretta penisola di Naxos; più in là, la piana di Catania; e oltre ancora la massa enorme dell’Etna, la cui cima innevata, quando in giardino sia la piscina sia la luna erano piene, si rifletteva sull’acqua tra le colonne rosa coperte di glicine. Nel 1947, Robert Kitson morì e sua nipote Daphne ereditò “casa Cuseni”. La storia che Daphne Phelps narra in questo libro è la storia di questa casa: dalle origini, quando fu eretta con i massi tolti alla collina fino al suo periodo aureo, quando tra le sue pareti imbiancate a calce e i suoi antichi mobili dalle stupende venature si aggiravano personaggi come Bertrand Russell e Tennessee Williams, Caitlin Thomas e Roald Dahl, Jocelyn Brooke e Greta Garbo.
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Brossura
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