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4 pezzi - C (in commercio)

Guerra

Collezione: 2022
Codice: 9788830109612
Libri
/
Bompiani

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Esente Iva
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19,00 €

La guerra accompagna l'umanità lungo l'intero corso e in ogni aspetto della sua esistenza. Il racconto che la civiltà occidentale ha fatto della guerra si è declinato essenzialmente in tre modi – la narrazione epica nel mondo antico, quella romanzesca nel mondo moderno e quella televisiva nel mondo contemporaneo. Per capire come la nostra cultura della guerra sia intimamente legata al racconto che ne facciamo, Antonio Scurati legge questi tre modi attraverso quello che chiama il "criterio della visibilità": visibilità come rivelazione del senso, come possibilità di comprendere la realtà di un mondo in guerra. Partendo dall'epica antica – che con l'ideale eroico consacrato dall'Iliade ha dato origine a una tradizione millenaria che pensa la battaglia come evento rivelatore, in grado di generare significati e valori collettivi –, attraversando la crisi di questo paradigma nella modernità romanzesca e la sua dissoluzione nella convinzione tutta novecentesca che la guerra sia irrazionale e priva di un qualsiasi senso, arriviamo alla tragica attualità del conflitto raccontato dalla televisione: quando le immagini della guerra sono entrate per la prima volta nelle nostre case – era il 17 gennaio 1991, data d'inizio della Prima guerra del Golfo – ci siamo illusi che al massimo della spettacolarizzazione potesse corrispondere il massimo della visibilità, e invece ci siamo trovati attoniti di fronte a un'apocalisse svuotata di qualsiasi rivelazione. Un'altra data spartiacque è arrivata dieci anni dopo: dall'11 settembre 2001 la guerra, prima demistificata, è stata investita di nuovo di un significato salvifico, come forma di violenza positiva che si contrappone alla nuova forma di violenza illimitata che è il terrorismo. La guerra è tornata a essere la formidabile macchina mitografica inventata dall'uomo, e non potendo affrontare il terrorismo sul suo terreno, poiché questo non ha territorialità alcuna, ha abbandonato il terreno del reale per assicurarsi il controllo dei cieli dell'immaginario. Oggi l'invasione russa dell'Ucraina ha precipitato la guerra di nuovo sul campo: a combatterla nel modo più tradizionale sono uomini, missili, bombe e carri armati; a non cambiare però è la nostra incapacità di una rappresentazione partecipe e catartica della sofferenza umana.
  • 358
  • Saggi
  • brossura con sovracoperta

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