Eugene Debs Hartke è reduce dal Vietnam, professore universitario e appassionato di carillon. Si rende conto di aver ucciso in guerra il numero esatto di persone quante le donne con cui ha avuto rapporti sessuali. Eugene porta in sé la ferrea certezza del sopravvissuto alla fine di tutte le ideologie e di tutte le speranze, e tale pensiero influenza la sua attività di insegnante, dapprima in un college per ricchi bambini handicappati, e dopo in un carcere di massima sicurezza che diverrà teatro di una Grande Evasione. Sullo sfondo, un’America regredita a Babele, postatomica e fagocitata dagli Orientali, i quali si sono sostituiti con ineguagliabile velocità alla vecchia classe dirigente. Ed ecco allora il gelido resoconto di Eugene, che si annuncia foriero della massima disumanità e del più completo disordine.
240
Tascabili
brossura
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