Poco prima della nascita di Henry Aster il padre torna di malavoglia con la giovane moglie nel villaggio degli Appalachi dov'è cresciuto, ripiegando (ma solo in apparenza) le proprie smisurate ambizioni letterarie, e compra per la piccola famiglia una casa sterminata e stravagante, fatta di acciaio e vetro, incastrata sul fianco della montagna. Un nido audace, una casa-simbolo che nel tempo diventerà una prigione per Henry, costringendolo alla fuga quando la tragedia colpirà la famiglia, e poi a un inevitabile ritorno, proprio come quello del padre, nel momento in cui saranno la casa e il passato a chiamarlo. Un romanzo-fiume intriso di piccole storie di contadini e cacciatori, storie di villaggio e di crescita, magiche visioni notturne di cavalli selvaggi e conflitti mai risolti. Una riflessione sul senso del tempo, l'uso che se ne fa, l'importanza e l'ossessione della scrittura.