Francesca Stubbs viaggia in lungo e in largo sulla sua macchinetta: ispeziona case di riposo e case protette per anziani, lei che non vuole mettersi quieta con un gatto sulle ginocchia, non ancora, proprio no. Vita piena, la sua, piena di cose da fare con gusto e di legami forti: colleghi interessanti; amiche ritrovate; un ex marito infermo bloccato in un appartamento elegante a cui preparare pasti sani; il figlio Claude, intento a riaggiustarsi l'esistenza dopo la morte improvvisa della compagna Sara, battagliera documentarista ammalatasi nel corso di un viaggio di lavoro alle Canarie. Con la figlia Poppet, maestra di non detti, il legame è più difficile; ma un allagamento delle strade costringe Fran a riparare da lei suo malgrado, e l'imprevisto le riavvicina in un modo casuale e sereno. Claude invece è lontano, è tornato a Lanzarote per raccogliere l'eredità di Sara, ed è lì che s'incaglia nella vita dorata di una coppia di inglesi che si sono costruiti un esilio su misura, l'anziano accademico Bennett e il compagno più giovane Ivor. Ma niente può restare com'era: le Isole dei Beati subiscono la minaccia del terremoto e raccolgono la disperazione dei migranti; l'altra isola, che Fran tanto ama, è in balia di acque disordinate. Siamo sempre accerchiati, siamo sempre al limite, c'è sempre un'oscura piena pronta a travolgerci. Un romanzo acuto, ricco di tonalità e di voci, che parla di vecchiaia e di vita con lo spirito graffiante di una grande narratrice che da sempre racconta donne e uomini, soprattutto donne, disegnando le loro storie singole dentro il fondale complicato e interessante dei tempi che cambiano.