''Tutti i problemi che sono nostri - scrive Foucault - è lui'', Hyppolite, ''che li ha formulati in questo testo, 'Logique et existence', uno dei grandi libri del nostro tempo''. La riflessione hyppoliteana lascia infatti emergere alcuni problemi centrali che verranno fatti propri e rielaborati dalla speculazione di Foucault, Deleuze e Derrida: la questione del rapporto tra genesi e struttura e tra esperienza e trascendentale, l'istanza di svincolare il pensiero dal primato antropologico del soggetto, il tentativo di pensare la differenza senza subordinarla all'identità. Il libro di Hyppolite lascia affiorare tali problemi in modo quasi schivo, senza mai derogare all'obiettivo di un'interpretazione quanto più possibile fedele e oggettiva del testo hegeliano. Prendendo le mosse dalle aporie lasciate aperte dal precedente capolavoro hyppoliteano, ''Genesi e struttura della Fenomenologia dello spirito di Hegel'', di cui costituisce il naturale prolungamento, ''Logica ed esistenza'' ripercorre l'intero corpus del filosofo di Stoccarda, focalizzandosi sulla controversa relazione tra Fenomenologia e Logica, e cercando così di far luce sulla ''sintesi più oscura dello hegelismo'', quella tra eternità e tempo. Tentare di ricostruire criticamente la tensione tra testo hyppoliteano e testo hegeliano è stato il proposito che ha orientato la presente edizione.