Solo da orfano Arturo scopre la tragedia che l’ha privato dell’amore materno. Trova quindi nelle donne l’affetto negato: la sensuale Costanza è croce e delizia, Elena la madre dei suoi figli, Laura la compagna della vecchiaia. Pilota di D’Annunzio durante la Grande Guerra, Arturo scopre a Fiume idee rivoluzionarie: il voto alle donne, l’habeas corpus, il divorzio, la libera omosessualità e le droghe. L’euforia e la libertà della città vengono però stroncate nel Natale di Sangue. Arturo mal sopporta il Ventennio per il pessimo rapporto con un gerarca e poi, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, segue con ansia i bollettini dall’Africa Orientale, dove il figlio Andrea è pilota. Il gerarca gli fa credere che Andrea sia morto e ad Andrea, prigioniero in Africa, fa comunicare che i familiari sono deceduti durante un bombardamento. Solo dopo vent’anni la menzogna viene scoperta. Arturo conosce poi Canepa e la rivolta indipendentista siciliana, quindi racconta la sua vita sino al lancio di monetine su Craxi, dinanzi al Raphael.
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Narrativa
brossura
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