L'integrazione negativa nel settore della fiscalità diretta è iniziata il 28 gennaio 1986 con il deposito della sentenza nel caso Avoir fiscal. Da allora, la Corte di giustizia ha "spiegato" le ricadute fiscali degli impegni assunti con la sottoscrizione del Trattato di Roma: la "lezione" dura ormai da quasi trent'anni, eppure gli Stati, dinanzi alle questioni pregiudiziali o alle procedure d'infrazione che li vedono protagonisti o nelle quali intervengono, continuano a opporre argomenti che, oltre a tradire ancora una certa "lesa maestà", sono stati ormai chiaramente respinti in storiche sentenze. L'obiettivo di questo volume non è fornire una panoramica dei casi, quanto tracciare il quadro sistematico delle rationes decidendi coerentemente sviluppate dalla Corte nella sua opera interpretativa, muovendo dal presupposto fondamentale che essa non è un "giudice tributario".