Un’analisi dettagliata dei mutamenti profondi della disciplina in materia di stupefacenti avvenuti negli ultimi due anni, ispirati principalmente alla logica di contrasto e alla disumanità della condizione carceraria dovuta all’estremo rigore della normativa sulle droghe. Al d.l. 1.7.2013, n. 78 che ha esteso i limiti del lavoro di pubblica utilità ha fatto seguito, a distanza di pochi mesi, il d.l. 23.12.2013, n. 146 che ha trasformato l’attenuante ad effetto speciale di cui all’art. 73 comma 5 d.P.R. 309/90 in un’autonoma fattispecie criminosa. Un fondamentale intervento si è registrato con la sentenza della Corte costituzionale 25.2.14, n. 32 la quale ha dichiarato costituzionalmente illegittimi gli artt. 4-bis e 4-vicies ter del d.l. 30.12.2005, n. 272 convertito con modifiche nella l. 21.2.2006, n. 49 (cd. l. “Fini-Giovanardi”) ripristinando il sistema sanzionatorio previgente (l. “Jervolino-Vassalli”). A distanza di poco è stata promulgata la l. 16.5.2014, n. 79 che ha convertito con modifiche il d.l. 20.3.2014, n. 36 con il quale il legislatore ha mirato a risolvere dubbi interpretativi e questioni di diritto intertemporale conseguenti alla suddetta declaratoria di incostituzionalità. Hanno fatto seguito a tale profonda trasformazione dell’assetto normativo numerose pronunce della Cassazione (specialmente delle Sezioni Unite) – tutte partitamente esaminate nel volume – che hanno sciolto i principali nodi interpretativi sorti dopo gli interventi legislativi e soprattutto dopo la sentenza n. 32 del 2014.
Il libro affronta i principali profili processuali relativi all’accertamento dei reati in materia di stupefacenti, con particolare attenzione alle strategie di difesa ed è corredato da questioni giurisprudenziali risolte dalle più recenti pronunce di legittimità. Infine comprende le vigenti tabelle delle sostanze stupefacenti e l’elenco dei precursori di droghe.
240
Sapere Professionale
brossura
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