"L'importanza dei diritti della proprietà intellettuale a tutela del design è assodata. Chi 'crea' deve avere il diritto di proteggere le proprie opere e di poterle sfruttare economicamente limitando il pericolo di subire pregiudizi da parte di terzi. Ciò è vero a maggior ragione nella condizione contemporanea dei mercati caratterizzati da fitte relazioni commerciali estese a livello globale e da economie emergenti, di fatto poco motivate e forse anche poco avvezze a garantire tutele concerete da questo punto di vista. In questo contesto si è inserito l'avvento macroscopico di Internet e delle tecnologie infermatiche di massa tra le quali, più recenti, la diffusa disponibilità dei software di modellazione tridimensionale e le tecnologie di addictive manufactoring, che se da un lato hanno arricchito le possibilità di creare, produrre e commerciare per i soggetti del settore, inducendo nel sistema design una formidabile espansione sia della progettualità (possiamo oggi parlare di progettazione diffusa) che della offerta produttiva (che risulta assai estesa), dall'altro lato ha forse facilitato il proliferare di operazioni contraffattive." (dalla prefazione di Francesco Trabucco)
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brossura
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