Il libro racconta la vita privata e politica dell'imperatore romano del quarto secolo, nipote di Costantino, che durante gli anni del suo regno tentò, invano, di soffocare la diffusione del cristianesimo e di restaurare il culto degli dei, passando alla storia, per questo, come l'"Apostata". Il romanzo di Vidal comincia diciassette anni dopo la morte di Giuliano e prende le mosse dalla corrispondenza tra due amici filosofi che non esitano a farcire con osservazioni malevole, pettegolezzi e maliziose digressioni il diario dell'imperatore, destinato a diventare la sua autobiografia. Nelle pagine di Giuliano troviamo la rappresentazione di un conflitto politico e religioso in cui già si profila il declino dell'Impero Romano; ma nei tratti del controverso imperatore troviamo, soprattutto, il sentimento di un'epoca.
600
brossura
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