Chiamiamo food poverty la dimensione alimentare della povertà, fenomeno presente anche nell'Occidente sviluppato a cui si è cercato di rispondere, a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, con iniziative pubbliche e private di grande rilevanza. Tra queste spicca la diffusione - dapprima negli Stati Uniti e successivamente in tutti i Paesi europei - delle food bank, soggetti non profit specializzati nel recupero e redistribuzione delle eccedenze generate lungo tutta la filiera alimentare. Il volume presenta i risultati di un'ampia ricerca condotta sul sistema degli aiuti alimentari erogati agli indigenti da oltre 15.000 organizzazioni caritative accreditate presso l'Agenzia per le erogazioni dell'agricoltura (AGEA) e operanti nei principali comuni del nostro Paese. L'approfondimento delle caratteristiche e del modo di operare di queste organizzazioni caritative si fonda su un'indagine campionaria tra gli enti aderenti alla Rete Banco Alimentare, selezionati in base alla loro specializzazione funzionale (mense, residenze, distribuzione di pacchi alimentari) e alla loro dimensione. L'incremento della food poverty, registrato dalle statistiche ufficiali, viene dettagliato con un profilo degli indigenti, documentandone le caratteristiche sociodemografiche e le cause di impoverimento.
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brossura
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