In questo romanzo si muovono personaggi di sorprendente originalità e spessore, come quello di Lucia, cieca ma forse proprio per questo capace di vedere molto lontano. Oppure come Brando, che della criminologia profonda e ragionata fa un'arte nella quotidianità. La visione cieca, poi, mette in primo piano non solo attori di vaglia, ma altri protagonisti di valenza assoluta: i sensi. I nostri sensi, quelli di cui disponiamo senza, di solito, essere capaci di comprenderne appieno i meccanismi e le potenzialità. Vista, udito, olfatto, tatto, gusto, in questo libro diventano le note di una sinfonia totalizzante, tutta da ascoltare (o da guardare? da annusare? da toccare? da gustare?). Dunque sedetevi in poltrona, e che la musica cominci (dalla "Prefazione" di Eraldo Baldini).
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brossura
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