Scritto tra il 1938 e il 1939, durante una convalescenza in Marocco, Una boccata d’aria è il settimo libro del noto scrittore George Orwell. Il protagonista dell’opera, George Bowling, prevedendo lo scoppio delle Seconda guerra mondiale fa ritorno alla città natale, Lower Binfield, nel tentativo di recuperare quell’innocenza e i valori della sua infanzia che la triste vita monotona gli avevano portato via. Sarà costretto a scoprire che molti di quegli ameni luoghi della sua memoria hanno subito i cambiamenti irreversibili del tempo. Avvolto da comicità e pessimismo, con questo romanzo Orwell ancora una volta mette in risalto le problematiche sociali ed economiche dell’Inghilterra del suo tempo. GEORGE ORWELL (1903-1950) Nato in India nel 1903 e trasferitosi poi nel Regno Unito, George Orwell non voleva che, dopo la sua morte, la sua vita venisse ricordata in una biografia e tale desiderio potrebbe apparire in totale contrasto con il fatto che la sua produzione letteraria si presenta, soprattutto all’inizio, come un resoconto fedele di fatti ed esperienze inequivocabilmente autobiografici. Si percepisce, quindi, un desiderio di esporsi in netta contraddizione rispetto alla sua volontà di non rivelarsi, testimoniata anche dal fatto che per firmare le sue opere l’autore adottò uno pseudonimo. In età più matura lo scrittore mostra al mondo la sua visione profonda dell’epoca in cui stava vivendo; il suo coraggio e la sua onestà intellettuale hanno intensificato la percezione del carattere di denuncia che si respira dai suoi scritti e proprio per questo incontra serie difficoltà a essere pubblicato. Guadagnatasi quindi la fama di autore scomodo, Orwell viene ricordato per i suoi saggi e soprattutto per 1984, ma vanno anche menzionati: La fattoria degli animali, Fiorirà l’aspidistra e La figlia del reverendo.
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Classici
brossura
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