Siamo agli inizi degli anni Sessanta e il ritorno in paese sull’Appennino tosco-emi liano da parte del maresciallo Santovito è costellato da morti misteriose: un ra- - gazzo ucciso dall’esplosione di una mina, residuato bellico dell’ultima guerra, e un altro affogato in un corso d’acqua. La paura si diffonde fra la gente e riemergono antiche superstizioni come quella legata al nome della Borda, uno spirito maligno che si anniderebbe nel torrente Guelfa. Santovito non vorrebbe farsi coinvolgere dalle indagini, ma quando si imbatte in una professoressa molto carina e in un vecchio amico che risveglia in lui certi ricordi e quando il Romitto del Castagno, uno strano custode che vive tra le rovine dell’Abbazia, scompare misteriosamente, il maresciallo decide di mettersi di nuovo in gioco.