"Chissà, forse è questione di segno zodiacale: ariete, tutti e due. O più semplicemente di pelle, di istinto. Non è vero che un calciatore non può essere amico di un giornalista e non è vero che un giornalista non può custodire qualche notizia, per amicizia. Questa è la storia di un uomo, di un padre, diventato grande in fretta. Uno che nella vita fa anche il calciatore, che ogni domenica si mette i guantoni per difendere la sua porta; che la mattina va a fare la spesa e di pomeriggio sfida Baggio, Ronaldo, Higuain, Messi. I più grandi di sempre. C'è gusto, amore e disciplina nel curiosare dietro le quinte della vita di un numero uno. Perché i portieri, da sempre, hanno qualcosa in più degli altri. Folli forse. Spericolati anche. Meno calciatori degli altri sicuramente. Nel senso migliore del termine. Cadono e si rialzano. Sorridono di più, perché in porta vivono da soli e conoscono il valore della compagnia, delle amicizie. Questo libro vuole essere un racconto di vita e di progetti, di amore e di parate. Il dietro le quinte di una carriera da Serie A, di uno che ce l'ha fatta senza troppi grazie da distribuire. Tanti altri si sono fermati, seduti, hanno rinunciato. Perché la fortuna conta. Ma conta anche l'anima, la testardaggine, gli occhi della tigre. Già, gli occhi della tigre. Figlio d'arte, Stefano: anche il padre faceva il portiere. Figlio con due fratelli. Padre di quattro bambine. Sì, tutte femmine. Caso e destino, rigori e allenamento. Questo libro è per tutti quei ragazzi che inseguono un sogno, di qualsiasi tipo. Sbagliando alle volte, ma ricominciando sempre. Guardando dritto negli occhi tutto e tutti. Anche gli errori. Dentro e fuori il limite dell'area. Perché quello con il pallone è un gioco, la vita è altro. Tanto altro. Come forse queste pagine ci aiuteranno a capire." (Marco Dell'Olio)
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brossura
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