La prima metà del Novecento fu un'epoca di conflitti, di distruzioni e rivoluzioni che mise l'Europa a ferro e fuoco. Una terribile combinazione di guerra totale, di guerre locali e di genocidi innescata anche dallo scontro di opposte visioni del mondo. Il libro descrive i tratti principali di questa "guerra civile europea": il misto di violenza arcaica, fredda violenza amministrativa e tecnologia moderna per annientare il nemico, la brutalizzazione delle popolazioni forzate all'esodo o all'esilio, lo scatenamento emotivo dei conflitti fra civili all'interno delle società (Urss, 1917-23; Spagna, 1936-39; Resistenza, 1939-45), l'impero della paura e della morte nella mente degli uomini.
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brossura
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