I salvataggi bancari di massa hanno comportato costi esorbitanti per i contribuenti, causando l'indignazione popolare e il crollo degli indici di fiducia nei confronti delle banche. Le giustificazioni addotte dai politici poggiano sul l'affermazione che si doveva preservare un'infrastruttura essenziale per l'economia: se quelle banche fossero fallite il sistema economico globale sarebbe imploso. È proprio così? Perché il sistema finanziario si è trasformato da fattore di sviluppo in propagatore della crisi? E ancora, le nuove regole varate in molti paesi sono in grado di ripristinare gli aspetti virtuosi del nesso tra finanza e sviluppo economico?
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Univ.paperb.mulino
brossura
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