Le polemiche sull’atteggiamento della Chiesa dinanzi allo sterminio degli ebrei non accennano a spegnersi. Perché se è vero che Pio XII si espose appoggiando, fra il 1939 e il 1940, un gruppo di generali tedeschi che tramavano contro Hitler, il silenzio pubblico del papa e della Chiesa di fronte alla Shoah appare alla coscienza odierna ingiustificabile. Renato Moro ricostruisce le ragioni di quell’atteggiamento: le radici dell’antisemitismo cristiano; la visione di neutralità assoluta della Chiesa preconciliare nei confronti della guerra; la mentalità diplomatica che preferisce i passi discreti alla denuncia pubblica. Segue poi la storia successiva delle tormentate ricostruzioni della verità, fra la richiesta di perdono di papa Woytila e l’ipotesi di beatificazione di Pio XII.
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