I quaderni di serafino Gubbio operatore è un romanzo spiccatamente polemico contro un progresso colpevole di mercificare la vita e la natura, pone tutta una successione di riflessioni sull'inutilità della vita nell'era della tecnologia: l'esistenza viene presentata come una corsa all'insegna della fretta ove non vi è tempo per riflettere neanche sul significato della morte. La meccanizzazione, responsabile della perdita di gran parte dei valori, ha tolto la possibilità di dare un senso al fluire della vita, rendendo schiavo l'uomo che ha smarrito la propria identità e la capacità di intervenire nel presente e di interpretarlo. è questo il significato dell'afasia (mutismo) di cui rimane vittima Serafino Gubbio, a causa dello shock per aver assistito all'orribile spettacolo di un uomo sbranato da una tigre mentre continuava a riprendere la scena. L'afasia metafora dell'alienazione dell'artista per la riduzione dell'uomo a macchina e per l’abbandono definitivo di ogni legame con la realtà.
160
brossura
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