Secondo la definizione di Salvatore Battaglia nel "Grande dizionario della lingua italiana", l'istantanea è eseguita con un tempo di esposizione molto breve senza l'impiego di un sostegno. Claudio Magris compone un florilegio di istantanee, raccolte in un rigoroso ordine cronologico, dal 1999 al 2015. In esse Magris ritaglia piccoli e grandi aspetti della vita quotidiana, della vita politica, della nostra intimità. Stigmatizza false credenze, modi di dire, comportamenti che nascondono abissi di incomprensione e superficialità; sottolinea piccoli gesti, nascosti, che rivelano l'ampiezza dell'animo umano. Pesca dalla storia e dalla letteratura situazioni sorprendenti capaci di illuminare il presente confuso in cui viviamo. Ne emerge una piccola commedia umana, un affresco delle nostre vite nevrotiche potentemente unitario, il cui telaio è lo spirito caustico, ironico, sempre pieno di pietas dell'autore, autentico moralista (nel senso alto del termine) dei nostri tempi...