Settant’anni di storia, in uno sguardo d’insieme che non ha l’eguale. per la prima volta uno storico ripercorre in un solo libro, e con grande equilibrio di sintesi, tutte le stagioni della nostra vicenda repubblicana. Il dopoguerra, intenso e tormentato; la Costituente e il Quarantotto; le trasformazioni e le concitazioni del «miracolo economico »; le speranze e le disillusioni del «centro-sinistra»; le tensioni degli anni settanta, non riducibili al dilagare di conflitti e terrorismi; la grande mutazione degli anni ottanta, vero incubatore del nostro presente. e ancora: la bufera di tangentopoli e il crollo del sistema dei partiti; le effimere speranze dell’ulivo; il lungo regno di Berlusconi; le terre incognite del presente. un racconto, in primo luogo: un viaggio attraverso documenti d’archivio e canzoni, film e saggi politici, romanzi e documentari, settimanali e quotidiani. un intrico di domande e di dubbi, anche, e la rivisitazione – non di rado controcorrente – di eventi e di protagonisti, di drammi e di speranze, di illusioni e di disillusioni della nostra storia. un serrato interrogarsi sulle discontinuità, sui cambiamenti che hanno toccato la società, la politica, il vissuto. Cambiamenti faticosi, non sempre orientati verso il meglio; opportunità e avanzamenti, che spesso si sono poi tradotti in occasioni perdute. emergono così, tra le pieghe di una narrazione avvincente, i tratti profondi di un paese in cui convivono, e confliggono, modi diversi di «essere italiani». Nell’ultimo ventennio – oggetto qui per la prima volta di una ricognizione approfondita – l’estenuarsi di quei conflitti lascia sul campo i segni corposi di un declino civile senza precedenti. Segnala l’urgenza, e al tempo stesso l’estrema difficoltà, di invertire la deriva.