Per Otto il prototipo o archetipo dell’essere umano non è la natura intesa come insieme di leggi fisico-psichiche, ma lo Spirito, un mondo che anche se oltrepassa la sfera naturale non la abbandona però mai del tutto, anzi la vivifica e le conferisce una nuova dimensione. Otto indica nella lingua (la lingua come rivelazione spirituale, esclusivamente umana) la chiave per comprendere da una parte l’origine e l’essenza del mito e dell’esserci a questo mondo e dall’altra le modalità effettive del suo apprendimento da parte del bambino.
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Campo dei fiori
Brossura
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