Anziani obbligati dall’Asl a pesare i pannoloni dopo l’uso. Cassazione alle prese con processi per lo sgocciolio di una camicia o la brucatina di un’asina. Miracolate a Lourdes alle quali è vietato rinunciare alla pensione d’invalidità. Porti collaudati ufficialmente dopo trentasei anni. Cittadini vivi e vegeti che faticano a dimostrare di non essere morti dal 2008. Decreti attuativi mai fatti al punto che Renzi ne ha ereditati un’enormità: 513. Ministeri che sbrigano ricorsi dopo trentun anni e intimano al ricorrente: risponda immediatamente. Dirigenti asserragliati nella trincea del burocratese e pagati in media il triplo che in Germania. Terremotati alle prese con 1109 leggi e leggine impossibili da rispettare. Norme surreali sui velocipedi “alti al massimo metri 2,20”, gli “effetti letterecci” o la pesca dei trichechi. Gian Antonio Stella racconta la burocrazia italiana. Un reportage spassoso e insieme inorridito sulle regole, i meccanismi, gli uomini, i deliri, gli sprechi e i privilegi più folli e offensivi di un mondo a parte che non vuole cambiare. E pesa sul paese per almeno 70 miliardi di euro.
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brossura
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