Cosa è la follia: oracolo delfico, sfinge impassibile, o esperienza umana ferita dal dolore? Non la follia nei suoi aspetti sintomatologici e clinici è il tema di questo libro ma la follia come esperienza umana che fa parte della vita: la follia che si accompagna alle fiamme divoranti del dolore; la follia che si esprime in straziate esperienze di colpa, e in lacerate esperienze del tempo agostiniano; la follia che cambia radicalmente i modi di essere poetici, narrativi e artistici di persone geniali; la follia che fa sgorgare, da persone normali, latenti attitudini espressive e creative; la follia che si nutre di sensibilità e di gentilezza, di fragilità e di inquietudine dell’anima; la follia come uno specchio nel quale si riflette, dilatata e radicalizzata, la condizione umana che è in noi; la follia che in Pascal non è se non la follia della croce. Recuperata nella sua immagine perduta, la follia, che non è la follia descritta da Erasmo da Rotterdam, benché l’una possa sconfinare nell’altra, testimonia della dignità e della donazione di senso del dolore, e rende possibile una più ampia comprensione di quello che noi siamo nella nostra fragilità e di quello che è il mondo nella sua insondabile complessità.
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brossura
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