Liberale, magnanimo, mecenate o infedele, assassino, sacrilego e scomunicato: Federico II di Svevia è stato un personaggio controverso, capace di addensare intorno a sé forti passioni. La sua figura ha attirato in modo straordinario l'attenzione, affascinata o inorridita, dei suoi contemporanei e di coloro che vissero subito dopo il grande Svevo. Re di Sicilia oltre che imperatore, dilettante geniale dall'intelletto vivacissimo, il sovrano riunì alla corte di Palermo letterati, filosofi e scienziati. Ma all'occorrenza fu anche figlio del suo tempo e seppe mettere mano alla spada. Sullo sfondo di un'epoca di grandi mutamenti, una affermata medievista traccia la storia di una avventura politica e intellettuale straordinaria: le vittorie e le sconfitte, i progetti, i sogni e i tradimenti di una personalità storica entrata nella leggenda.
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Brossura
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