Homer è un ragazzino di quattordici anni pieno di entusiasmo. La famiglia Macauley, da cui proviene, è modesta, le difficoltà non sono poche: il babbo è morto e il fratello maggiore è partito per la Seconda guerra mondiale; eppure tutti si dedicano con energia a quel che va fatto: la mamma alle galline come all'arpa, la sorella agli studi e al pianoforte, e Ulysses è il fratellino più curioso del mondo. Homer, che ha assunto il ruolo di capofamiglia, di giorno frequenta il liceo; la sera si tuffa in bicicletta alla volta dell'ufficio del telegrafo, dove lavora come portalettere. Pochi giorni, e già si rivela come messaggero più veloce della West Coast. Entra così - leggero e deciso, quasi volando - nel mondo degli adulti: il suo segreto è prendere sul serio le cose e i sogni per diventare qualcuno, anzi, capire di esserlo già. Sullo sfondo, la natura rigogliosa e i colori della California, una banda di ragazzini vispissimi, negozianti armeni, giganti buoni, primedonne giramondo... Delicato e ironico, questo libro è il ritratto formidabile di uno stile di vita scomparso, è una parabola sull'adolescenza e sul mondo degli immigrati d'America degli anni Quaranta. Un piccolo classico in trentanove episodi.
240
Brossura
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