Amsterdam, molto presto di sabato mattina. Max, trentasei anni, erede della florida azienda tessile SuperTex, perla del prêt-à-porter in Europa, sfreccia con la sua Porsche nuova fiammante per le vie della Venezia del Nord. Grasso, borioso e incazzoso, ha appena litigato con la fidanzata, ha appena licenziato la segretaria, saputo che una megapartita di vestiti in lavorazione a Taiwan non arriverà in tempo per la consegna. Ciliegina sulla torta, a due passi dalla sinagoga, investe un ragazzino di famiglia chassidica. E la famiglia minaccia di estorcergli un bel po’ di quattrini. Quanto basta per dichiarare lo stato di crisi. Magari, per affrontarla di petto. Con l’aiuto di una soave ed esperta psicanalista. SuperTex è questo: una giornata lunga trentasei anni - ma che vola come un lampo - trascorsa sul lettino dell’analista, in cui Max ripercorre difetti & conflitti; con il padre, il fratello, l’ortodossia ebraica, l’universo femminile. Tracciando un bilancio del passato, Max apre una grande finestra su peculiarità e tradizioni del mondo ebraico e sul rapporto fra padri e figli.
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Brossura
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