Parigi, 1938. Il giornalista Georges Miet scrive ormai da anni sotto pseudonimo “storie di dubbio valore (morale e letterario)” per la casa editrice La Fortune, quando un giorno l’editore gli propone di lavorare a un romanzo serio. Dovrebbe raccontare i tragici fatti accaduti un decennio prima a Biarritz. Nel 1925, dopo una terribile tempesta, il cadavere di una donna era affiorato tra le banchine del porto, ma il caso era stato chiuso in tutta fretta come un “tragico incidente”. Miet si trasferisce a Biarritz e inizia le ricerche intervistando non soltanto amici e parenti della vittima, ma anche tutta una serie di personaggi del posto appartenenti alle classi sociali più disparate: dalle ammiccanti ballerine di cabaret alle severe governanti, dai becchini scontrosi alla crème della nobiltà locale, passando per gioiellieri, medici e artisti omosessuali. Più dichiarazioni Miet colleziona, però, più la verità sembra allontanarsi. Chi ha ucciso la ragazza? E perché nessuno, polizia inclusa, sembra interessato a dargli una mano? Quando finalmente l’indagine si sblocca e Miet scopre che i cadaveri di altre due donne erano già stati rinvenuti in circostanze simili, la polizia e il suo editore gli chiudono le porte in faccia, e lui si ritrova solo, abbattuto e senza il becco di un quattrino. Gli unici che sembrano avere ancora qualcosa da dire sono il giornalista locale Paul Villequeau, detto Vilko, il fotografo Marcel Galet e la magnetica e bellissima Beatrix Ross. Che loro sappiano sul serio chi si nasconde dietro a quei delitti? Vincitore del Premio Nadal 2015, Cabaret Biarritz è un affresco letterario che mette insieme indagine criminale, ricostruzione storica e un’originalissima parodia sociale.
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brossura
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