30 marzo 1924, contea del Berkshire. E’ la quarta domenica di Quaresima, il giorno in cui si celebrano le madri in Inghilterra, e Jane Fairchild, cameriera dei Niven, non ha una madre da visitare. Orfana e senza amici, ha però la sua “semplice libertà”, un buon libro da leggere e mezza corona in tasca, grazie a lord Niven che, perduti i propri figli in guerra in Francia, è particolarmente benevolo nei suoi confronti. I Niven, quel giorno, devono recarsi a pranzo presso due famiglie molto in vista, gli Sheringham e gli Hobday, per festeggiare le nozze imminenti dei loro figli Paul e Emma. Jane Fairchild ha il cuore in tumulto ogni volta che i Niven parlano di quelle nozze. Da sette anni, infatti, è l’amante segreta del giovane aristocratico Paul Sheringham. Convinta che Paul non possa mancare a quel pranzo, Jane non riesce a trattenere la sua gioia quando il giovane rampollo di casa Sheringham la chiama e l’invita per la prima volta nella lussuosa dimora di famiglia. L’incontro si rivela struggente e fugace. Tuttavia la quarta domenica di Quaresima resterebbe una magnifica data per Jane Fairchild se un evento terribile, molto più terribile delle promesse nozze di Paul con Emma Hobday, non trasformasse quel giorno di festa nel tragico giorno della sua definitiva separazione dall’amante. Graham Swift – già vincitore del Booker Prize – con questo titolo non racconta soltanto una splendida storia d’amore, ma illumina le ipocrisie della buona società e i lutti del cuore della working class inglese nella prima metà del Novecento.
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