Questo è il primo romanzo di Giuseppe Tornatore. Il regista siciliano ha scritto sceneggiature e soggetti magnifici, ma questa è la sua prima vera e propria prova narrativa ed è matura e convincente.
Questo è il primo romanzo di Giuseppe Tornatore. Il regista siciliano ha scritto sceneggiature e soggetti magnifici, ma questa è la sua prima vera e propria prova narrativa ed è matura e convincente. Mentre il romanzo prendeva forma Tornatore parallelamente procedeva alla elaborazione del film omonimo: film e libro usciranno contemporaneamente nel gennaio 2016. La corrispondenza racconta di una studentessa universitaria che nel tempo libero fa la controfigura per la televisione e il cinema. La sua specialità sono le scene d’azione ed è abilissima nelle situazioni pericolose che, sullo schermo, si concludono fatalmente con la morte del suo doppio. Sembrerebbe una mania dettata dalla passione per il rischio, in realtà è l’ossessione in cui la ragazza s’illude di sublimare un orribile senso di colpa. Quello di ritenersi responsabile della tragica scomparsa del suo grande amore. Una ferita mai rimarginata, un conto sospeso, un’ombra che nessuna luce saprà mai dissolvere. Sarà il suo professore di Astrofisica ad aiutarla nel ritrovare l’equilibrio esistenziale perduto. Il loro sarà soprattutto un rapporto epistolare tutto veicolato dalla rete, fatto di messaggi e posta elettronica, dove i confini tra virtuale e reale si fanno evanescenti, ambigui. La corrispondenza, ha raccontato Tornatore, è «una storia d’amore ai tempi di Internet. Emozioni e sentimenti a confronto con le tentazioni e le insidie del virtuale. E le storie d’amore, anche quando si concludono male, hanno sempre un lieto fine. Per il solo fatto di essere esistite». Ancora una volta, dopo La migliore offerta, Tornatore mette in scena due generazioni e il loro specchiarsi l’una nell’altra con tutti i rischi che ciò comporta.
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La memoria
brossura
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