Espulsa dall’Accademia femminile della Signorina Bodycote, dove il colonnello suo padre ha imposto che si iscrivesse, Flavia de Luce lascia il Canada, riattraversa l’Oceano Atlantico e sbarca a Southampton, dove l’aspetta la brutta novità della malattia del padre, ricoverato in ospedale per una polmonite. Ma la giovanissima esperta di chimica e detective dilettante non fa neppure in tempo a recarsi in visita dal colonnello de Luce che rimane coinvolta in una assai losca vicenda. L’amica Cynthia Richardson - la moglie del vicario del villaggio di Bishop’s Lacey - le affida l’apparentemente innocua commissione di consegnare una lettera al signor Sambridge, un artigiano intagliatore del legno specializzato in soggetti religiosi, che vive da solo in un malandato villino fuori mano. Entrata nella casa in apparenza deserta, Flavia non potrà consegnare la missiva al destinatario, dato che Sambridge è cadavere, appeso a testa in giù alla porta della camera da letto. Unico testimone un gatto presente sulla scena del delitto, ma apparentemente per nulla spaventato da quanto deve aver visto. Ovviamente a Flavia non pare vero di procedere alla solita autopsia fai-da-te, nonché di sfidare ancora una volta il bonario ma per nulla perspicace ispettore Hewitt nella caccia al colpevole, conducendo un’indagine che getterà luce su altri strani decessi, avvenuti in passato a Bishop’s Lacey. Un colpo di scena dietro l’altro per il trionfale ritorno in patria della geniale e temeraria dodicenne che con questa sua ottava avventura mette d’accordo gli amanti del giallo «scientifico» e i tifosi della «scuola dei duri» (dove, al posto dei cazzotti, funzionano per Flavia l’impertinenza e il fattore-sorpresa).
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La Memoria
brossura
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