Sono giorni difficili per Kati Hirschel, la protagonista turco-tedesca del fortunato “Hotel Bosforo” pubblicato in questa stessa collana nel 2010. Quarantenne anticonformista, appassionata di gialli tanto da aprire a Istanbul una libreria specializzata, solare e intuitiva, anche questa volta è alle prese con un caso che la coinvolge in prima persona. Kati infatti deve cambiare casa al più presto e pur di comprare all’asta l’appartamento dei suoi sogni corrompe un impiegato del catasto per avere informazioni di prima mano. L’appartamento, però, è stato occupato e trasformato in ufficio da un tipo piuttosto losco, un gestore di parcheggi di nome Osman. Quando l’uomo viene trovato ucciso proprio nel suo ufficio, Kati non può fare a meno di indagare e comincia a ficcare il naso nella vita e negli affari del morto, parlando con parenti, vicini, amiche. La faccenda si complica quando nella stessa strada viene uccisa un’altra persona. Convinta che l’assassino di Osman abbia agito di nuovo per eliminare un testimone, Kati continua la sua indagine e fa di tutto per mettere sulla pista giusta il commissario Batuhan, suo vecchio amico e spasimante. In questa seconda indagine, che coinvolge molti e svariati personaggi di Istanbul, Kati Hirschel si conferma simpatica e sregolata, fin troppo curiosa, una tedesca sempre più turca, con l’hobby, pericoloso, dell’investigazione.
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brossura
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