Dopo Un Natale in giallo i nostri investigatori si sono voluti misurare con una nuova prova narrativa; ne è nata una raccolta brillante ed effervescente come lo spumante che innaffia tutti i racconti. Li abbiamo lasciati sotto l’albero di Natale; mentre tra regali e pranzi familiari erano alle prese con un’indagine complicata a dispetto del giorno di festa. Ora incombe il Capodanno e nella notte di euforia detective per professione e investigatori dilettanti sono coinvolti in casi complicati piombati su di loro tra una bottiglia di spumante, un fuoco d’artificio, una festa da ballo. Sono i personaggi letterari che hanno conquistato i lettori per le loro biografie, il contesto ambientale, le loro contraddizioni: ci sono poliziotti come il commissario Salvo Montalbano che per la notte di San Silvestro ha deciso di rimanere nella sua Vigàta, o l’anomalo vicequestore Chicco Schiavone - creatura di Antonio Manzini (un suo romanzo sarà pubblicato a gennaio) -, più infreddolito che mai in Val D’Aosta, dove è stato sbattuto per non si sa bene quali vicende. E poi i detective dilettanti: Kati Hirschel, la libraia turco-tedesca di Istanbul che ha già risolto brillantemente più di un caso (Esmahan Aykol), Enzo Baiamonte, l’elettrotecnico del quartiere Olivuzza di Palermo, che ha conquistato il «patentino» di investigatore privato (Gian Mauro Costa), i vecchietti che a Pineta si sono inventati un Capodanno al BarLume per la gioia di Massimo, Amedeo Consonni il pensionato reduce dall’avventura degli scheletri trovati nel suo armadio (Francesco Recami), bloccato nella sua casa di ringhiera dal nipotino Enrico e dalla professoressa Mattei-Ferri.
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brossura
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