Continua la serie di gialli di Carlo Flamigni ambientati in Romagna. Protagonista Primo Casadei detto Terzo che con Proverbio e Pavolone forma una combriccola un po’ improbabile ma di inseparabili amici. Stelio Benelli, professore universitario molto stimato e noto per le sue battaglie politiche, viene ucciso una domenica mattina mentre prende un caffè nel bar della piazza. All’omicidio assiste casualmente Primo che resta sconcertato per la feroce esecuzione: un ragazzo correndo tra i tavoli ha indicato all’uomo armato che lo inseguiva Benelli, che è stato freddato al primo colpo. Partono le indagini ma la vedova Mirta che non si fida della polizia si rivolge a Primo per scoprire la verità. Racconta Mirta delle rivalità accademiche, dell’imminente concorso a cattedra, delle elezioni a Rettore, ma bastano questi contrasti a spiegare un delitto? Primo inizia a indagare, parla con i professori, dialoga con il commissario, trova un filo che lo conduce al proprio passato. Il cerchio delle indagini si allarga e dal mondo dell’Università si passa a quello degli affari; gli interessi in gioco sono incredibilmente forti e Primo e la sua famiglia sono in pericolo. La compagnia di Ramazzotto - il titolo si riferisce alla compagnia guidata nel 1512 dal capitano di ventura Ramazzotto dei Ramazzotti - conferma il talento investigativo di Primo Casadei e dei suoi; la saggezza romagnola, l’intelligenza, si mescolano nella giusta misura insieme all’accusa verso le meschinità del mondo accademico.
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brossura
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