Roma, 1943. Per Francesco la guerra è una cosa da eroi immortali. Nei pomeriggi in cortile con i suoi compagni di gioco, ridà vita agli epici scontri che la chiassosa propaganda del regime racconta nei film e nelle canzoni. Il grande casamento INCIS è il teatro di tutte le loro azioni, il cuore di un’epopea tascabile interpretata con le fionde e gli schioppi di latta al fianco di indimenticabili eroi di carta: Mandrake, Dick Fulmine, Flash Gordon…
Come per tutti gli altri bambini, anche per Francesco giocare alla guerra è partecipare a una grande avventura, dove ognuno fa la sua parte fino in fondo, ma senza mai morire.
Il 19 luglio, però, la guerra, quella vera, giunge improvvista e devastante nella capitale, la città eterna che si pensava intoccabile. San Lorenzo e il Verano, prima di tutto, e poi i quartieri Prenestino, Tiburtino, Casilino, fino al Tuscolano, al Nomentano: più di 4.000 bombe, più di 3.000 morti. Da questo momento in poi, niente può essere più come prima e anche la spietata illusione dell’infanzia di possedere una propria naturale immunità si frantuma contro la dura materia degli accadimenti. Improvvisamente, lo sventurato patriottismo degli italiani, nutrito di proclami altisonanti e imbellettato ad arte come le maschere nel melodramma, si volta in paura, in sgomento. La fame, le bombe, la miseria, l’occupazione nazista, gli sfollamenti verso la campagna, i rastrellamenti e le deportazioni, diventano per tutti la vita di ogni giorno.
Anche per Francesco e per la sua banda d’intrepidi eroi, adesso, il sangue limpido dell’infanzia comincia a mescolarsi con quello marcio della Storia.
Amici per paura è il capolavoro di Ferruccio Parazzoli. Libro intensamente letterario eppure sempre molto godibile, ‘alto’ e allo stesso tempo ‘aperto’, racconta di un bambino negli anni della guerra, della sua crescita forzata in una Roma spettrale e indimenticabile.
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brossura
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