Lisa Ginzburg appartiene a quella ristretta schiatta di palombari della penna impermeabili ai preziosismi stilistici e che, divorati da un'urgenza che sovrappone esito creativo e travaglio ideale, si immergono nelle acque torbide della realtà per trascinare in superficie e rendere oscenamente visibile il dolore così com'è, per riportarlo alla luce senza cosmesi di sorta. In una Parigi scansionata nella sua topografia anonima e insieme glamour come in un romanzo di Modiano, Lisa Ginzburg sorvola la città e, tra milioni di sottili infelicità che formicolano come vermi, estrae cinque biografie paradigmatiche e ci abita dentro per un tratto di tempo utile a svelarne le incrinature. Cinque vite non illustri, come cinque dita di una mano che impugna il mistero di vivere." (Crocifisso Dentello)